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Nel nuovo mondo digitale bisogna ripensare i negozi fisici

I negozi italiani non si stanno adeguando al cambiamento. Da molti anni è in corso una rivoluzione nel mondo delle vendite, iniziata con l’eCommerce: la possibilità di acquistare online praticamente qualsiasi cosa ha avuto un forte impatto sull’esistenza dei negozi “fisici”. Alcuni sono scomparsi, altri hanno cercato di sopravvivere, altri ancora si stanno barcamenando: la verità è che, in un mondo sempre più digitale, quei negozi andrebbero ripensati, in tutto o in parte.

Non solo compriamo sempre più oggetti standocene a casa davanti al pc, ma cresce il numero di quelli che lo fanno dal cellulare, quindi acquistano da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, anche su un autobus o al parco. Secondo una ricerca, quasi un italiano su due compra da smartphone. Carte e metodi di pagamento digitali sono gli strumenti preferiti per fare acquisti sul web. La facilità del reso e la precisione della consegna sono gli elementi determinanti per la metà degli intervistati.

È chiaro che i negozianti devono prendere atto di questi cambiamenti, per poi attrezzarsi e reagire. In Italia, tra i punti di ritiro dei pacchi di Amazon, ci sono alcune tabaccherie. Altri tipi negozi potrebbero candidarsi a fare la stessa cosa. È vero che, in teoria, l’esercente guadagna poco o niente da questo servizio, ma magari, se un cliente va in una cartoleria a ritirare un pacco, già che è lì decide di acquistare una scatola di pennarelli o un regalino per un familiare. È insomma un incentivo a frequentare quel luogo e, di conseguenza, a comprare.

Un altro modo per salvare i negozi dall’invasività del commercio elettronico è puntare su realtà “speciali”, che offrano merci particolari, servizi che nessun altro dà, esperienze che non è possibile vivere se non di persona. Invece si stanno tutti appiattendo, sono uno uguale all’altro.

Se siamo in una grande città italiana in piena notte, e abbiamo bisogno urgente di qualcosa, è sicuro che non la troveremo perché è tutto chiuso. Se ordiniamo quella stessa cosa online possono passare alcuni giorni prima di riceverla a casa. In mezzo – tra la necessità e la ricezione del pacco – c’è un’opportunità per chi fa il venditore di mestiere. Un’altra idea: aprire un negozio in centro, aperto 24 ore su 24, che proponga tutti gli articoli più venduti su Amazon. Non è difficile scoprire quali sono, basta un click. In questo modo il negoziante può battere in velocità il gigante dell’eCommerce.

In definitiva, i negozi fisici non sono morti o destinati a morire a causa del digitale, ma possono avere una nuova vita se i loro proprietari impareranno a gestire la transizione.

Con la transizione digitale i negozi fisici devono ripensare il loro ruolo 1
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