Ricordiamoci che non esiste un albo degli esperti di comunicazione o marketing digitale.
Non è come essere chirurghi in cui: o lo sei o non lo sei, o sei abilitato a mettere le mani dentro le persone oppure no.
Qui ne va della vita delle aziende invece di quella degli individui e come sappiamo, a volte, le due cose sono collegate.
Inoltre è un mondo nuovo che per alcuni ha 5 anni, per altri 10, per pochi 20 e per pochissimi veterani, che hanno visto nascere tutto, sono ormai almeno 27 anni.
Eppure oggi le aziende hanno bisogno di questi nuovi “medici del digitale” per operare o cambiare canali di vendita, arterie di comunicazione, la pancia e il cervello delle aziende.
Ma come distinguere “uno bravo”?
Il cliente è come un paziente. Non è in grado di valutare. Può avere una buona impressione, aver letto di lui, provare simpatia, apprezzare i modi… Ma che ne sa lui se sta operando bene o meno?
Lo scopre quando l’operazione è andata male.
Ma a volte ci si rende conto solo dopo qualche anno, quando tutto si incasina, quando scopri che ha dimenticato un ferro dentro per incompetenza.
Ma è troppo tardi.
Come scegliere quindi il professionista?
Non potendo trasferirvi in un’ora le competenze per poterlo valutare, posso solo provare a darvi qualche spunto di riflessione per capire quando uno “è bravo” ed evitare il pacco…
– Non fa video tutti i giorni spiegandovi quanto è bravo a farvi fare soldi col digitale perché altrimenti il suo tempo lo avrebbe speso a fare soldi per sé.
– Non pensa al suo di marketing, ma a quello dei suoi clienti.
– Ha un CV pubblico con dentro i nomi dei clienti. Sono rari i casi che richiedono riservatezza. Siccome non hanno tutti come cliente MI6, se non trovate un elenco chiaro sul loro sito o su LinkedIn, significa che i clienti non ci sono o sono molto diversi da quelli che vuol far apparire.
– Se ci sono sue interviste in giro, perdete qualche minuto ad ascoltare quello che dice. Se parla solo di sé, invece di esprimere concetti suoi, iniziamo a dubitare. Se vuole fare il guru citando continuamente terzi, iniziamo a dubitare. Se invece di essere intervistato, è lui che intervista qualcuno di famoso, sta facendo marketing di sé stesso. Anche perché quando intervisti te la cavi sempre, non devi esprimere concetti e la sostanza tocca all’altro…
– Se prova a convincervi con effetti speciali, tipo guidando supercar, scappate a gambe levate e basta.
– Se non ha fatto l’università non dovete preoccuparvi, questo è un mestiere giovane e che si impara giorno per giorno. Preoccupatevi se non è aggiornato o se ha fatto il famoso corso di un’ora per diventare un “guru del digital marketing”. Giuro, purtroppo esiste davvero!
– I suoi numeri sui social sono veri? Se non è un’icona sexy, difficilmente avrà centinaia di migliaia di follower. Può essere, ma verificate bene. Oggi molti “guru” sono partiti con una montagna di fake e poi hanno successivamente creato un’audience basandosi sullo storytelling di essere seguitissimi.
– Prima di tirare fuori una lira per il loro corso, il loro gruppo di professionisti o la loro consulenza, pensate sempre 10 volte.
– Prima di tirare fuori una lira per il loro corso, il loro gruppo di professionisti o la loro consulenza, pensate sempre 100 volte.
Detto questo, con tutto ciò ben chiaro in mente, scegliete con la testa e non con gli occhi. Sono sicuro che troverete la persona o l’azienda giusta, in grado di portare il giusto digitale nel corpo della vostra azienda.
Sempre dalla vostra parte, il vostro MCC.