“Un italiano su due compra ciò che viene consigliato dagli influencer. Ma se perdono autenticità i ragazzi defollowano”. Oggi su Repubblica.
Ma qualcosa non torna, o nella ricerca o nei consumatori.
Gli influencer si fanno pagare per vendere qualsiasi cosa. Lo fanno per soldi.
Compreresti qualcosa da un venditore con il cartello appeso al collo “te lo voglio vendere come se mi piacesse perché mi pagano per farlo”?
Purtroppo è un nostro “bug” come esseri umani. Altrimenti non compreremmo contratti telefonici in cui i testimonial famosi non hanno la più pallida idea di cosa sia un gigabyte e magari vendono telefonini essendo famosi nello sport.
Per cui la logica vorrebbe che appena vedi un prodotto associato a un influencer, sai alcune cose:
– che è stato pagato per farlo.
– che il prodotto ha scelto lui/lei, per cui se lui/lei sono decerebrati mononeuronici, e vedi l’annuncio, probabilmente l’azienda ritiene che tu sia quel tipo di pubblico.
– che quindi devi TU farti un’idea sul livello di quel prodotto, se segui la logica qui sopra, il livello è spesso molto basso.