Regioni e Province autonome potranno iniziare a sperimentare soluzioni di mobilità innovativa nei loro territori attraverso la Mobility as a Service (MaaS) grazie a fondi dedicati. Questo termine, “Mobilità come servizio”, significa essenzialmente una cosa: usare il digitale per aiutare i cittadini a spostarsi più facilmente.
Abbiamo sempre più bisogno di Mobility as a Service nelle nostre città, così come abbiamo bisogno delle tecnologie digitali per metterla in pratica. La MaaS si basa su un concetto: usare un unico canale digitale per consentire alle persone di pianificare, prenotare e pagare vari tipi di servizi di mobilità.
Un esempio: il pendolare che esce di casa, sale sul treno, poi, una volta sceso, prende la metropolitana, e infine un autobus e o un monopattino in sharing. Tutto questo per raggiungere il posto di lavoro. Stesso itinerario al ritorno. Se gli viene data l’opportunità di prenotare tutti i biglietti in una sola mossa e pagare un unico abbonamento per i diversi mezzi, la sua giornata può diventare più semplice. La MaaS è proprio questo.
Alcuni Comuni italiani stanno già cominciando ad applicarla, dopo aver partecipato a un bando per ottenere i fondi necessari. Ma bisogna fare di più e far partire progetti di questo tipo in tante altre città.
L’obiettivo finale è, naturalmente, eliminare un po’ di ostacoli nei nostri spostamenti quotidiani e quindi migliorare la nostra qualità della vita. Perché il digitale semplifica e aiuta, anche quando siamo in movimento.