Un recente sondaggio di un sito di viaggi ha rivelato che il 12% di chi fa una vacanza in crociera non smette di lavorare ma dedica alcuni momenti per farlo in smart working. Credo sia una scelta soprattutto dei liberi professionisti che così possono assistere i propri clienti in caso di urgenze ma senza togliersi la possibilità di una vacanza. Ovviamente, si tratta di una scelta personale, e spetta a ognuno valutare se sia giusta o sbagliata.
Ad ogni modo anche questo è un cambiamento che il digitale ha portato con sé e come dico spesso le invenzioni non si possono disinventare. Ovviamente bisogna ricordare che smart working, però, non vuol dire collegarsi da remoto per lavorare e farlo esattamente come se si fosse in ufficio, ma è una pratica che si basa su principi di flessibilità, assenza di orari di lavoro predeterminati, autonomia e responsabilità. In poche parole si lavora per obiettivi.
Infatti lo smart working significa flessibilità di orari e soprattutto di luoghi di lavoro: si può lavorare in qualsiasi momento della giornata o della settimana, e da qualsiasi parte del mondo, anche in crociera. Alcuni operatori offrono pacchetti internet aggiuntivi per potersi collegare anche durante la navigazione, perché usare la rete del nostro cellulare significherebbe attivare il roaming internazionale che spesso ha dei costi molto elevati se usiamo tanti dati.
Ma lo smart working si può fare ormai da qualsiasi luogo abbia una connessione. Un ottimo aiuto per gestirlo al meglio è il cloud, se decidiamo di lavorare lontani dall’ufficio, caricare i nostri file su un servizio di “disco virtuale” è fondamentale, inoltre ormai anche molti software esistono in versione web, così da poterli usare anche senza il nostro computer di lavoro. Senza parlare delle app professionali per lo smartphone.
I sistemi di videoconferenza, oggi quasi tutti con piani anche gratuiti, sono un altro tassello che compone il lavoro agile, possiamo parlare e vedere i nostri clienti e i nostri collaboratori per organizzare al meglio le riunioni a distanza.
Se invece dobbiamo gestire la parte amministrativa, grazie alla fatturazione elettronica e all’home banking, non siamo più legati ad un luogo fisico, ad una stampante o a documenti cartacei. Nemmeno per i rapporti con la pubblica amministrazione, perché molte consuete operazioni si possono svolgere con lo Spid, la carta di identità elettronica, la Pec e altre soluzioni certificate.
Il digitale è sempre più presente nelle nostre vite e sta a noi sfruttarlo al meglio per migliorare il nostro rapporto col lavoro, ove fosse possibile, ma anche per la quotidianità è un valido alleato. Come ho detto prima, le invenzioni non si possono disinventare, quindi impariamo a usarle nel modo migliore.