Gli oggetti connessi stanno cambiando il nostro modo di vivere nelle case, di guidare le auto, di lavorare, di spostarci in città: quella dell’Internet of Things è una rivoluzione che sta rendendo e renderà i nostri gesti quotidiani sempre più semplici e immediati.
In Italia ci sono 124 milioni di oggetti connessi, cioè 2,1 per abitante. Nel 2022 il mercato italiano dell’Internet of Things è cresciuto del 13% rispetto al 2021, raggiungendo 8,3 miliardi di euro. Per esempio sempre più persone, oggi, si interessano alla Smart Car, l’auto connessa: questo veicolo può “prevedere” quando dovrà avvenire il prossimo controllo dal meccanico, dà consigli su come ridurre il consumo di carburante o addirittura prenota il ristorante al posto nostro. Tutto questo perché Internet le consente di dialogare con altri sistemi collegati in Rete.
L’Internet of Things è ormai dentro la maggioranza dei nostri contatori del gas e in diversi contatori dell’energia elettrica e dell’acqua, quelli di ultima generazione. Così è più facile per le aziende verificare quanto abbiamo consumato e per noi avere una misurazione precisa e dettagliata, quindi riuscire a risparmiare.
L’Internet delle Cose è anche molto usato in Italia in agricoltura, nelle fabbriche e negli edifici più nuovi, gli smart building. Una città connessa, dove grazie a una rete di sensori si può decidere di illuminare una strada solo quando ce n’è effettivamente bisogno, o dove i cestini per i rifiuti comunicano in automatico alla nettezza urbana quando sono pieni, è una città più efficiente e facile da vivere. L’Internet of Things può fare questo e molto di più. Perciò nel nostro futuro ci saranno sempre più oggetti connessi.