L’intelligenza artificiale sta diventando un’opportunità straordinaria nel settore immobiliare.
Uno degli ambiti in cui l’AI si sta dimostrando particolarmente efficace è la valutazione degli immobili. Gli algoritmi di apprendimento automatico possono analizzare una mole enorme di dati – dalla posizione dell’edificio alle sue caratteristiche specifiche, fino alle tendenze del mercato – per poi fornire una stima accurata del valore di una proprietà. Questa applicazione dell’AI non solo rende il processo più efficiente ma riduce anche il margine di errore: i prezzi sono determinati in modo più equo.
L’AI sta rivoluzionando anche il modo in cui gli annunci immobiliari vengono creati e gestiti. Gli agenti la possono utilizzare per generare automaticamente articoli, post e annunci scritti in italiano corretto e ottimizzati per i motori di ricerca (SEO). Questo significa che i contenuti saranno in linea con l’algoritmo di Google e con le ricerche online effettuate dai potenziali acquirenti o venditori. Insomma, chi usa l’Artificial Intelligence nel modo giusto può sperare di essere valorizzato dai motori di ricerca. E questo, ovviamente, fa la differenza rispetto ai concorrenti.
Un altro esempio dell’applicazione dell’AI nel settore immobiliare è l’uso della realtà aumentata e virtuale. Queste tecnologie permettono al potenziale compratore di visualizzare un appartamento al momento vuoto come se fosse già arredato. È chiaro che, in questo modo, l’acquirente avrà una visione più completa e concreta di quello che va a comprare, e sarà più facile per lui prendere una decisione.
Ma attenzione: l’intelligenza artificiale, proprio come le tecnologie precedenti (pensiamo all’avvento di Internet), non sostituisce l’agente immobiliare. Semmai ne amplifica le capacità, anzi potremmo dire che lo “aumenta”, dandogli tanti strumenti in più e permettendogli di lavorare in modo più efficace e strategico.
In futuro sarà sempre più così. Attraverso l’apprendimento automatico e l’analisi dei dati, i venditori potranno arrivare a “prevedere” di cosa ha davvero bisogno il cliente. Grazie agli algoritmi che valutano le preferenze di ogni persona, il suo comportamento d’acquisto precedente e i dati demografici, gli agenti potranno suggerire a ognuno la proprietà immobiliare che sta cercando con una proposta su misura e molto personalizzata.
Spingendosi ancora più in là con le simulazioni predittive, le agenzie potrebbero riuscire a visualizzare prima degli altri lo sviluppo di un intero quartiere in modo da procedere con la pianificazione urbana e, quindi, stimare i valori degli immobili a lungo termine o anche in base alle necessità della popolazione. Naturalmente questa è un’ipotesi futuribile e non è ancora realtà.
È più probabile che, in un futuro prossimo, vengano usati chatbot alimentati dall’AI per fornire assistenza clienti 24 ore su 24 e 7 giorni su sette, rispondendo a domande frequenti, prenotando appuntamenti e fornendo informazioni sulle proprietà.
Sostituiranno gli umani nei lavori ripetitivi, ma non per questo gli agenti immobiliari perderanno la loro importanza. Per questo dovrebbero essere curiosi e sperimentare l’uso dell’AI, perché potrebbe semplificare molte delle attività che svolgono abitualmente. L’era dell’Artificial Intelligence nel settore immobiliare è appena iniziata, e il suo futuro è pieno di opportunità.
