Il cerchio si stringe.
La Guardia di Finanza ha sequestrato criptovalute per un valore di oltre 1,3 milioni di euro a un trader di Faenza che, tra il 2020 e il 2021, ha accumulato un profitto di oltre 5 milioni di euro attraverso il trading di criptovalute senza presentare alcuna dichiarazione fiscale.
Il sequestro è il frutto di una collaborazione tra il Nucleo Speciale – Reparto con competenza operativa e di supporto nazionale nelle attività di Digital Forensics, prevenzione e contrasto degli illeciti con mezzi tecnologici e informatici, con particolare riguardo ai virtual asset, all’analisi della blockchain e delle transazioni sospette correlate a rischi fiscali, di riciclaggio e di truffe nel trading online – e il Nucleo P.E.F. di Ravenna, competente territorialmente per gli approfondimenti tributari.
Sono stati in seguito rinvenuti oltre 2.000 wallet, una rete di “staking” per prestare monete virtuali a terzi con alti tassi di interesse e carte di credito e debito in criptovalute. Il totale dei beni sequestrati include 76.600 Avax e 23 Bitcoin.
Questa operazione, tra le più rilevanti mai condotte per reati fiscali legati al trading di criptovalute, evidenzia l’impegno delle autorità nel contrastare gli illeciti commessi sui mercati digitali delle valute virtuali.