I giornali nella versione digitale crollano sempre di più. Come mai?
Penso sia dovuto al fatto che l‘esperienza di sfogliare un giornale di carta sia completamente diversa se fatta in digitale. La sequenzialità delle notizie non può essere riprodotta nello stesso modo semplicemente trasformando la carta in PDF.
Inoltre la maggior parte dei quotidiani non ha trovato la giusta chiave online attraverso altri canali e formati.
Sui social si sono ridotti a fare clickbait e ad abbassare il livello dei contenuti per fare numeri. Senza capire che non sono i numeri a rendere sostenibile il loro business, ma le persone disposte a pagare per contenuti di qualità. Quello che fanno sui social è un suicidio reputazionale.
Sui siti si sono ridotti a fare gli schiavi degli sponsor. Si fa sempre più fatica a distinguere un contenuto a pagamento da uno giornalistico. Ora hanno ceduto anche alle cryptoscommesse, sedicenti improbabili “metaversi” e robaccia varia. In cambio di un po’ di soldi temporanei vendono l’anima della reputazione al diavolo.
I giornalisti infine pagano la cecità degli editori, riducendosi a scegliere tra la pagnotta e la deontologia.
Giornali, dovete ripensare completamente tutti i modelli, da quelli di business a quelli editoriali. Lo sapete da anni, ma la paura di cambiare immobilizza il management.