Dal mio punto di vista ovviamente il PNRR significa solo “Digitalizzazione del Paese” perché questa è la mia missione e questo è il mio obiettivo da 30 anni.
Sono stati stanziati 191 miliardi e 500 milioni di Euro per innovare il Paese.
Di questi quasi 200 miliardi, 49 miliardi sono destinati alla digitalizzazione e sin qui tutto bene. Ma se poi andiamo ed entriamo nel dettaglio si scopre che 23 miliardi andranno alle aziende per innovare, soprattutto nel mondo industria 4.0. Quindi aziende enormi che avranno una pioggia di agevolazioni economiche per diventare 4.0. Definizione ancora oggi vaga e ampia, che lascia aperte interpretazioni che faranno male al modo in cui potranno poi essere davvero spesi quei soldi.
Nel 2008 scrissi uno dei primi libri sul concetto di Impresa 4.0 (Pearson — Financial Times), e qualcosa ne so…
E ora veniamo alla parte che considero tragica.
Di tutta quella montagna di soldi, solo 200 milioni saranno destinati a migliorare le competenze digitali di base. Peraltro una voce di spesa messa sotto la “Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione” a cui vanno 6 miliardi e 140 milioni di Euro.
Di 200 miliardi, solo un millesimo andrà a uno degli aspetti che ritengo fondamentali: la cultura digitale di base. Un po’ come se spendessimo 200 miliardi per costruire migliaia di aerei per poi non avere soldi a sufficienza per formare piloti e informare i passeggeri sui voli disponibili!
Peraltro 200 milioni che andranno a chi? Per fare cosa?
Io mi metto a disposizione gratuitamente di qualsiasi Governo ci sarà per aiutare lo Stato a scegliere la strada giusta per diffondere cultura digitale di base. Peraltro ad oggi anche la UCL, ottava università al mondo, ha evidenziato l’unico lavoro italiano in quella direzione, che è quello che stiamo facendo noi da 5 anni (fatto da un’azienda privata e non dallo Stato!).
Condividendo questo messaggio, mi aiutate ad avvisare il prossimo Governo che qui c’è uno esperto che vuole aiutare gratis? Così almeno non possono fare finta di non saperlo 😉