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Il digitale aiuta la “moda circolare”

Una persona su quattro prevede di acquistare prodotti di seconda mano nel 2023. Il second hand è un mercato in crescita, soprattutto nel mondo dell’abbigliamento, ed è agevolato da diverse piattaforme digitali e app dove si possono vendere e comprare capi usati. È uno dei modi in cui il digitale favorisce il riciclo e quindi l’ambiente.

Fino a qualche tempo fa abiti e accessori considerati vecchi, o comunque non più utilizzabili dal proprietario, venivano spesso gettati via. Negli ultimi anni, invece, hanno cominciato a prendere piede comportamenti che hanno alla base l’intenzione di risparmiare, l’aspirazione a realizzare piccoli guadagni e anche il desiderio di ridurre gli sprechi.

Così sono nate le piattaforme che propongono compravendita di vestiario usato online: ci sono quelle riservate ai capi di marca, altre pensate per tutte le tasche, altre che propongono solo abiti di bambini e ragazzi. È sufficiente iscriversi per mettere in vendita quello che non ci serve più, oppure si possono trovare capi ancora indossabili a prezzi di favore.

Sono luoghi virtuali che stanno in parte sostituendo i vecchi mercatini dell’usato. Ma, diversamente dai quei mercatini, garantiscono un accesso immediato e una platea di potenziali compratori decisamente più vasta.

Secondo dati internazionali, il mercato della rivendita dell’usato online toccherà i 64 miliardi nel 2024. Una parte importante la giocherà la moda circolare.

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