I bollettini sulla perdita di follower della influencer furbetta, calcolandone le percentuali, non hanno senso per varie ragioni:
1) Basta usare qualsiasi strumento disponibile online per valutare l’autenticità dei follower, per scoprire che un gran numero non sono reali. Per cui le percentuali sarebbero da ricalcolare sulla base dei numeri reali.
2) Non amiamo la guerra ma seguiamo le notizie sulla guerra. Io non amo alcuni personaggi del mio settore, o che dicono di essere del mio settore, ma li seguo per sapere cosa fanno. Seguo addirittura dei truffatori per monitorarli.
3) Il numero di follower non corrisponde all’influenza reale. Le aziende non lo hanno capito, ma i fatti lo dimostrano. Ci sono influencer con milioni di follower che hanno fatto appelli per votare in favore di qualcuno, durante un concorso televisivo, che poi ha perso. Prodotti invenduti promossi da influencer da milioni di follower. Account semi deserti, con pochissime interazioni, pur avendo milioni di follower.
Tutto questo credo sia ovvio e chiaro a tutti.
Perché non lo è ai giornalisti che pubblicano bollettini quotidiani sulla perdita di follower degli influencer in crisi?
