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Attenzione al “phishing turistico”

In un recente rapporto di una piattaforma dedicata ai viaggi si legge che per l’estate 2023 saranno quasi 5 milioni gli arrivi in Italia e alla fine dell’anno saranno 16 milioni i viaggiatori internazionali ad essere atterrati nel belpaese. Oltre la metà per vacanza, altri per lavoro o visitare amici e parenti, il restante 13% viene per fare shopping.

Si capisce quindi perché d’estate molto phishing e molte truffe online abbiano come argomento il turismo e i viaggi, e mi state segnalando tantissimi messaggi sospetti e offerte a prezzi stracciati, come ad esempio i messaggi e i post che promettono voli aerei gratis o quasi e che sfruttano i loghi delle compagnie aeree per attrarre persone. Purtroppo sono trappole per spillare denaro e dati personali. 

Vediamo quindi alcuni consigli di base per non farci fregare da questo tipo di “phishing turistico”: per prima cosa, la più ovvia, non abbocchiamo a offerte troppo allettanti di voli o pacchetti vacanza a prezzi stracciati, dobbiamo avere prudenza. È importante fare una ricerca per assicurarsi che l’offerta provenga da un’agenzia di viaggio legittima o da una compagnia aerea riconosciuta. Ricordiamoci che se un’offerta sembra troppo bella per essere vera, molto probabilmente non lo è. Affidiamoci quindi ai siti ufficiali e conosciuti.

Facciamo attenzione ai messaggi email non richiesti o che arrivano all’improvviso senza che li aspettassimo, possono essere sospetti: I truffatori usano spesso tecniche di phishing imitative, simulano le comunicazioni ufficiali di compagnie aeree o siti di prenotazione viaggi. Se riceviamo un’email che sembra provenire da un fornitore di viaggi, ma non ci aspettavamo di ricevere nulla, dobbiamo essere sospettosi. Non clicchiamo sui link nell’email e non forniamo alcuna informazione personale o dettagli della carta di credito.

Occhio anche ai metodi di pagamento, se ad esempio stiamo prenotando un volo o una vacanza presso fornitori sconosciuti e che non abbiamo mai usato prima, dobbiamo fare attenzione ai metodi di pagamento richiesti. Un sito legittimo offrirà di solito una serie di opzioni, tra cui carte di credito famose e servizi di pagamenti digitali noti. Se ci viene chiesto di pagare tramite bonifico, questo può essere un segnale da considerare perché è più difficile il rimborso in caso di truffa. Infine se ci chiedono ricariche di carte prepagate o sistemi di trasferimento di denaro, dobbiamo essere consapevoli che riavere i nostri soldi è ancora più difficile.

Insomma, dobbiamo usare la testa e tenere le antenne dritte, il phishing e le truffe spesso seguono anche le stagioni e ad esempio l’estate è più facile per i truffatori attirarci con messaggi relativi alle vacanze, occhio quindi a cose troppo belle per essere vere.

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