Il digitale può aiutare a rendere le nostre città più pulite, per esempio usando i cestini o bidoni intelligenti (“smart bin”), quelli che riescono a comunicare tramite sensori con chi deve raccogliere i rifiuti. Risultato: si impiega molto meno tempo nella raccolta, si riducono i costi, si limitano le emissioni dei mezzi di trasporto impiegati.
Questo perché, attraverso una rete wireless, il contenitore può inviare alla centrale operativa informazioni sul suo stato (vuoto, mezzo pieno, ostruito), ma anche sulla frequenza e sull’orario di utilizzo, tutti dati importanti per un’azienda della nettezza urbana.
Grazie a tecnologie come l’Internet of Things (IoT), che è in grado di far dialogare gli oggetti tra loro, il cloud, l’analisi dei dati, l’intelligenza artificiale e la connettività 5G, le nostre città possono diventare più ordinate e salutari.
E non solo le città. Anche la nostra esistenza quotidiana dentro le mura domestiche può essere rivoluzionata dai cestini intelligenti. Immaginiamo che in futuro la noralità sia che questi sistemi comunichino anche con noi, avvisandoci direttamente quando un bidone sotto casa è vuoto, in modo da poterci recare subito a depositare l’immondizia, o ci indichino quello disponibile più vicino, magari attraverso una mappa che segnala i punti per la raccolta differenziata. Oppure che il sistema ci mostri quanti rifiuti abbiamo depositato nel tempo e di che tipo, magari assieme ai dati di una famiglia media del nostro quartiere. Una prospettiva che certamente semplificherebbe le nostre vite migliorandole.
Tra i pionieri dei cestini intelligenti per uso pubblico in Europa ci sono i danesi: ad Albertslund, un sobborgo di Copenhagen, hanno avviato la sperimentazione nel 2016 ed oggi la città è tra le più innovative nella gestione dei rifiuti. Negli anni gli “smart bins” per uso pubblico si sono diffusi dagli USA all’Australia, dai Paesi asiatici a Israele. Li hanno testati anche alcune città italiane. L’anno scorso a Miano sono stati piazzati alcuni bidoni smart nelle zone centrali che, tra l’altro, funzionano ad energia solare.
Sono uno dei tanti tasselli della smart city, la città intelligente e sostenibile dove sarebbe bello vivere.