Il digitale ci aiuterà a non perdere i bagagli in aeroporto quando partiremo per le vacanze. Ma bisogna che le compagnie aeree lo usino sempre di più e sempre meglio. Chi lo farà ne trarrà vantaggi, chi non lo farà potrebbe perdere clienti, perché i viaggiatori si ricorderanno di quando il loro viaggio è stato rovinato da una valigia smarrita.
Negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti sul fronte della tracciabilità grazie all’uso delle tecnologie negli aeroporti, ma tra il 2021 e 2022, secondo Sita, è raddoppiato il numero dei disguidi. Siamo a 7,6 borse e valige perse, danneggiate o consegnate in ritardo ogni mille. Una percentuale ancora troppo elevata. I motivi: la ripresa dei viaggi internazionali, la carenza di personale qualificato e la congestione negli scali. Bisogna digitalizzare ulteriormente la gestione dei bagagli per ridurre le irregolarità. In particolare le compagnie aeree devono investire sui sistemi digitali per le informazioni sullo stato dei bagagli in tempo reale ai passeggeri. Oggi lo fa solo una su quattro, ma si prevede che la cifra aumenterà fino a toccare l’84% entro il 2025.
In generale chi organizza e gestisce i voli aerei dovrà fare sempre più investimenti per l’automazione dei processi, per realizzare applicazioni mobili destinate agli utenti, per creare e gestire i servizi cloud e per la cybersecurity. Quest’ultima è ritenuta essenziale dal 100% delle aziende del settore. Se la sicurezza di ritrovare la propria valigia è importante, lo è ancora di più la certezza di salire su un volo dove i sistemi informatici sono totalmente protetti.